di Umberto Pascali.
Vedi come questi quattro documenti, più il celebre saggio “Quale Destino per l’Impero” di Giulietto Chiesa (sotto) descrivono lo stesso progetto: la concentrazione in Europa delle forze dell’Oligarchia globale in coordinamento con le forze della medesima Oligarchia globale all’interno della Cina. In particolare, Huawei e Ali Baba (leggi Rothschild) sembrano aver dato per perso il loro potere di controllo sugli Stati Uniti. Cercano di raggrupparsi nella Francia di Macron e nella Germania di Angela Merkel (che non corrisponde a Francia e Germania come paesi e popoli).
Attraverso l’asse Macron-Merkel, l’oligarchia conta di poter mettere sotto controllo il resto dell’Europa. La battaglia (non ben visibile a occhio nudo) è adesso sul campo di battaglia Italia. Grillo e’ stato mobilitato. Il collante dovrebbe essere la Nuova NATO2030 annunciata dal segretario Jens Stoltenberg. La Nuova NATO unisce gli aspetti militari e politici (con allargamento senza limiti della cosiddetta alleanza difensiva) con aspetti sociali e di guerra dell’informazione per il controllo totale della mente delle popolazioni sottomesse. Vedi il “mutamento climatico”, la lotta contro le Fake News (cioè’ fine della libertà di stampa e espressione) e simili.
Mamma chiama, picciotto risponde:
Vedi anche pag. 2 di La Verità.
Dal documento (sotto) NATO2030: “… Jens Stoltenberg, 8 Giugno 2020:
“Dobbiamo resistere alla tentazione di soluzioni nazionali e dobbiamo essere all’altezza dei nostri valori: libertà, democrazia e stato di diritto.
Per fare questo, dobbiamo rimanere militarmente forti, essere più uniti politicamente e adottare un approccio più ampio a livello globale. “
Nella mente di Stoltenberg, questo significa espandere l’adesione della NATO al Pacifico, con un’alta priorità sull’assorbimento di Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Corea del Sud nella famiglia disfunzionale della NATO. Significa anche estendere la giurisdizione della NATO oltre un’alleanza militare per includere una più ampia dimensione politica e ambientale (la guerra al cambiamento climatico è apparentemente tanto seria quanto la guerra al terrorismo e dovrebbe quindi essere incorporata nel sistema operativo della NATO)…”
Dalla relazione Per un Nuovo Ordine Mondiale di Emanuele Fiano alla direzione Partito Democratico 26 Giugno 2020:
“…il nostro Partito dovrà favorire un’iniziativa politica affinché il Partito Socialista Europeo esca dalla pura dimensione federativa per assumere quella di vero e proprio Partito sovranazionale, asse portante di una nuova Europa. Ulteriore sforzo andrà fatto, affinché il PSE sia capace di allargare il campo delle proprie alleanze a forze diverse dello schieramento progressista, come gli ambientalisti o altro.
Ho scelto delle parole chiave per sintetizzare i punti salienti delle nostre posizioni.
Per la prima parola, metterei al primo posto della nostra scelta di politica internazionale, che è anche carta d’identità del nostro stare nel mondo, l’idea di una visione multilaterale che serva a rafforzare il profilo del nuovo ordine mondiale a cui aspiriamo.
C’è una necessità straordinaria di una visione globale e multilaterale del nuovo ordine mondiale; particolarismi, nazionalismo e debolezze, come anche quelle che l’Europa ha mostrato purtroppo negli ultimi anni, fino alla svolta di questi mesi, hanno contribuito ad una paralisi di questa visione multilaterale, con una pericolosa tendenza ad un neo bipolarismo tra Usa e Cina, che mostra di per se i suoi limiti, ma che ha in più nella Presidenza Usa, una costante ritrosia ad ogni forma di condivisione mondiale delle scelte. Non possiamo dimenticare qui ladecisione perlomeno annunciata da Trump di sospendere i finanziamenti all’OMS … che porterebbe con sé conseguenze gravi sul piano della condivisione mondiale delle politiche sanitarie…”
Da Un patto sociale verde e digitale per la sovranità tecnologica di Francesca Bria su Pandora Rivista 29 Luglio 2020:
“… L’Europa è ben posizionata per scommettere su questo futuro. È dunque necessario un progetto coordinato di nuova strategia industriale, a livello nazionale ed Europeo e piani di investimento e rilancio coordinati e basati sui tre grandi obiettivi della digitalizzazione, Green Deal, e giustizia sociale, come previsto dal Next Generation EU. Possiamo dire che si tratta di plasmare un nuovo patto nella società digitale, che includa una visione industriale, sociale e democratica: un ‘New Deal verde e digitale’, che coniuga una transizione verde, ecologica e sostenibile con una transizione digitale che sia anch’essa sostenibile e democratica…”
– 29 Luglio 2020 Un patto sociale verde e digitale per la sovranità tecnologica Scritto da Francesca Bria
https://wsimag.com/it/economia-e-politica/58025-quale-destino-per-limpero
Quale destino per l’Impero?
Assalto al monopolio di Internet: uno scontro possente che squassa l’Occidente – 15 ottobre 2019 di Giulietto Chiesa