Statuto

STATUTO  di  “ALTERLAB – LABORATORIO PER L’ALTERNATIVA POLITICO-CULTURALE”

 TITOLO PRIMO

Art. 1 Principi

Si costituisce l’Associazione, senza fini di lucro, denominata “Laboratorio per l’Alternativa politico-culturale AlterLab” (in seguito AlterLab).

AlterLab nasce dalla consapevolezza che l’umanità si trova di fronte a una svolta epocale, determinata dall’impossibilità di proseguire uno sviluppo distruttore delle risorse del pianeta, e della solidarietà umana, quale è stato quello degli ultimi tre secoli. Ciò che si annuncia, in questo primo quarto del secolo XXI, è comunque la fine della società umana come la conosciamo e l’avvio di una transizione verso una società radicalmente diversa, dove tutte le relazioni sociali saranno dettate dalla limitatezza delle risorse disponibili e dalla necessità di un loro uso in termini di sostenibilità, di solidarietà, di giustizia sociale e di democrazia effettiva.

AlterLab si pone il compito di diffondere questi concetti e di contribuire a organizzare un movimento popolare consapevole, capace di affrontare le difficili tappe di questa transizione inevitabile. Fra i concetti fondamentali delle relazioni internazionali vi dovranno essere quello di sovranità popolare e quello di solidarietà umana, che dovrà sostituire la concorrenza tra individui e popoli.

Le finalità di AlterLab sono riassunte nei seguenti principi fondamentali:   

1) L’azione e l’elaborazione politica e culturale orientate alla diffusione di un nuovo paradigma politico, economico, sociale, culturale e ambientale.                                

 2) Tale nuovo paradigma avrà l’obiettivo della trasformazione della società attraverso la transizione democratica dall’attuale organizzazione economica e sociale, rappresentativa della  globalizzazione capitalista,  ad un sistema basato sulla piena occupazione permanente, la programmazione economica democratica dello Stato nei settori strategici (nazionalizzazioni), il rispetto del principio di utilità sociale e della libertà e dignità umana in tutte le attività economiche, la sostenibilità ambientale, il recupero della sovranità nazionale.                                                                                                                               

3) Uscire dal sistema della guerra: vietare l’esportazione delle armi, ritirare l’esercito italiano da tutte le operazioni militari estere in cui è impegnato e ritirare il supporto logistico per le operazioni di guerra condotte dagli Alleati, restituire agli USA le armi nucleari depositate sul nostro territorio in contravvenzione al Trattato di non proliferazione, prendere in esame le modalità e stimolare le possibilità di una discussione sulla neutralità dell’italia, impegnarsi per promuovere iniziative a sostegno della pace, del dialogo e dell’amicizia tra i popoli. Sostenere relazioni internazionali eque, in un mondo multipolare tra soggetti alla pari.                                                                      

4) L’impegno collettivo per promuovere, diffondere, sostenere e applicare i principi della Costituzione Italiana del 1948.

5) L’impegno collettivo per promuovere, diffondere, sostenere e applicare i principi della difesa del diritto alla vita e della dignità umana. Divieto della ricerca scientifica orientata alla manipolazione per fini economici e politici del corredo genetico umano, della sperimentazione sulle persone senza il loro consenso, dell’introduzione di nuove tecnologie senza preventivi studi sulla loro sicurezza, lotta al transumanesimo; difesa della famiglia naturale fondata sull’unione donna-uomo e del diritto dei bambini di crescere accanto a entrambe le figure genitoriali; opposizione alla teoria gender pur nel rispetto della dignità e libertà di espressione di chiunque; difesa dello sviluppo sessuale naturale dei bambini; difesa della cultura tradizionale nazionale. Difesa della famiglia attraverso il supporto dell’infanzia attraverso la maternità; permettere a tutte le madri di vivere la maternità nei primi tre anni di vita del bambino attraverso un forte contributo dello stato.

6) La nostra Europa inizia dove finisce l’attuale Europa liberista. L’avvio di una nuova fase costituente per l’Europa: promuovere l’elezione di una nuova Assemblea Costituente europea che si fondi su principi di democrazia, di sovranità, di solidarietà allo scopo di sostituire tutti gli attuali trattati con una nuova configurazione continentale. Alcuni fondamenti imprescindibili di questa nuova Europa saranno la tutela del Lavoro, una finanza pubblica non in contrasto con le esigenze di giustizia sociale. Difesa dell’ambiente. Fine del colonialismo europeo. Difesa della Pace. Inoltre il nuovo soggetto europeo dovrà dotarsi imprescindibilmente di un parlamento pienamente sovrano con potere esclusivo di iniziativa legislativa e di una Banca Centrale pubblica sotto controllo degli stati membri.

7) La difesa della scuola pubblica statale: investimenti per la costituzione di centri di ricerca pubblici indipendenti in settori strategici come la farmaceutica e l’energia; investimenti nella ricerca scientifica a sostegno delle università pubbliche. Impegno a tutelare la laicità della scuola e la libertà di insegnamento; eliminare il processo di aziendalizzazione della scuola e ripristinare la scuola come istituto di maturazione etica, morale e culturale passando dalla didattica del saper fare alla didattica del saper pensare. Eliminare il finanziamento alle scuole private e paritarie.

8) Il ripristino della libertà di informazione attraverso una profonda riforma di ri-pubblicizzazione delle frequenze e democratizzazione della programmazione televisiva pubblica e privata, contro l’abbattimento del livello intellettuale e morale del paese, effetto della volgarità dominante dei programmi, con l’impegno di istituire un reale pluralismo democratico in tutte le trasmissioni di approfondimento politico.

9) Restituire dignità al Lavoro: ripristino del lavoro a tempo indeterminato come forma contrattuale tipica, ripristino dell’art.18, abolizione delle leggi che a partire dagli anni ’90 hanno istituito la precarietà come caratteristica determinante del mercato del lavoro con decine di contratti diversi; programma permanente di Stato per garantire un’occupazione e giustizia sociale a tutti.

10) Impegno nella ricerca, divulgazione e denuncia delle tecnologie atte alla manipolazione ambientale, meteorologica, climatica  – manipolazione sistematica della biosfera – con strumenti biofisici- chimici- elettromagnetici, interventi oggi noti come bio- e geoingengeria o ingegneria climatica.


11) Il carattere democratico della vita interna di AlterLab, basato sulla consapevolezza che essa è un necessario punto di incontro di esperienze diverse che andranno armonizzate. La democrazia interna implica l’ascolto e il rispetto delle opinioni altrui, la condivisione democratica delle decisioni, il rispetto dell’interesse collettivo e la concretezza delle azioni.

Art. 2 Ambiti

AlterLab si propone di sviluppare attività di studio, di ricerca e di sensibilizzazione, e agirà in base alle disposizioni dell’Art. 49 della Costituzione, dell’art. 36 e seguenti, capo III del Codice Civile.

Art. 3 Sedi

AlterLab ha la sua sede legale in Via Baccina 6/5, CAP 00184, Roma.  Potrà costituire sedi nazionali in ogni altro paese e potrà aprire sedi di rappresentanza e organizzative in ogni comune o regione del territorio italiano e dei territori di altri paesi.

Art. 4 Durata e attività

AlterLab ha durata illimitata e non ha fini di lucro. Per raggiungere i suoi scopi potrà svolgere manifestazioni, convegni, e ogni altra attività di comunicazione, di produzione informativa e culturale, di formazione dei quadri, di promozione e partecipazione a iniziative, anche di vasta portata, con altri gruppi culturali, politici e di aggregazione sociale che si propongano scopi simili o analoghi. Potrà ricevere contributi e sovvenzioni di qualsiasi natura, finanziaria e patrimoniale, da persone fisiche o giuridiche, pubbliche o private, secondo le norme legislative vigenti.

TITOLO SECONDO

Art. 5

Possono aderire all’associazione tutte le persone fisiche, di ogni paese e continente, che intendano ispirare la propria attività in campo politico e culturale ai valori, alle finalità e agli ideali contenuti nel presente Statuto e che condividano pienamente i princìpi dell’associazione espressi nell’articolo 1 dello stesso.  Per essere ammesso/a come socio/a occorre iscriversi, sia direttamente sia per via telematica, e pagare la quota di iscrizione annuale di 30 €. L’iscrizione ad AlterLab non implica la contemporanea iscrizione ad una organizzazione territoriale. L’iscrizione è incompatibile con l’appartenenza ad associazioni segrete o i cui princìpi ispiratori contraddicano i valori e le scelte dell’associazione. In qualsiasi momento ogni associato ad Alterlab, qualora non si riconosca più nei principi fondamentali elaborati dal presente statuto è libero di lasciare l’associazione dando mera comunicazione formale alla Segreteria nazionale o territoriale da cui dipende.

Art. 6 Risorse

Le risorse di AlterLab sono costituite da: 1. contributi volontari di iscritti e simpatizzanti; 2. proventi da iniziative politiche, culturali, editoriali; 3. proventi di sottoscrizioni; 4. contributi pubblici previsti dalla legge; 5. ogni altro provento ordinario e straordinario proveniente da alienazione di beni mobili e immobili o da lasciti ereditari o donazioni di privati e di enti. Tutti i proventi verranno spesi in iniziative culturali, su decisione della Segreteria nazionale.

Art. 7 Garanzie e sanzioni

La mancata osservanza delle norme del presente Statuto, condotte incompatibili con le finalità associative, condanne penali di ogni genere o il semplice rinvio a giudizio, nonché condanne civili possono essere causa di espulsione dall’associazione. Spetterà alla Segreteria nazionale esaminare le situazioni e circostanze e prendere le necessarie decisioni. Queste ultime sono appellabili, entro 10 giorni, avanti la Segreteria nazionale che decide conclusivamente a maggioranza semplice.

TITOLO TERZO

Art. 8 Organizzazione

L’Associazione avrà i seguenti organi nazionali. Uno è rappresentato dalla Segreteria nazionale, che viene eletta dall’assemblea degli associati (anche in forma telematica) secondo le disposizioni contenute in un apposito Regolamento. La Segreteria così eletta nomina al suo interno le figure necessarie al corretto compimento delle sue funzioni, tra cui un segretario organizzativo e un tesoriere che gestirà le risorse indicate nell’art. 6, nel rispetto delle indicazioni statutarie.  L’altro organo che si ritiene necessario sarà rappresentato dalla formazione del Comitato Scientifico, retto da un coordinatore nazionale. Le modalità di partecipazione o di ingresso nel Comitato Scientifico saranno definite da un regolamento che sarà successivamente sottoposto all’approvazione di tutti gli iscritti. L’interazione tra i due organi riguarderà principalmente l’indirizzo e il coordinamento dei lavori, nel rispetto delle reciproche funzioni e autonomie. La Segreteria nazionale si impegna a fornire il massimo supporto sia alle organizzazioni territoriali che ai singoli iscritti, anche con la realizzazione di eventi e iniziative, sia su piattaforma telematica che dal vivo.

TITOLO QUARTO

Art. 9 Organizzazioni territoriali

Sui territori potranno costituirsi, su iniziativa di almeno quattro soci, organizzazioni di varia forma, composizione, estensione, che facciano riferimento ad AlterLab e che usino il suo logo. L’uso del logo di Alterlab dovrà essere autorizzato dalla Segreteria nazionale e, in caso di contrasti, essi dovranno essere risolti in forme da definire mediante apposito regolamento. Le organizzazioni territoriali godranno di autonomia organizzativa e culturale, e potranno dotarsi di forme organizzative secondo il loro giudizio e prendere iniziative purché non dissonanti da quelle presenti nello statuto. In ogni caso dovranno fornire con spirito di lealtà e collaborazione il massimo apporto alle iniziative e campagne politiche e culturali decise in seno alla Segreteria. Ogni organizzazione territoriale dovrà eleggere anche un tesoriere. Tra i suoi compiti vi sarà quello di versare al centro il 50% delle quote di tesseramento raccolte sul territorio sul conto nazionale di AlterLab. Il restante 50% sarà utilizzato per la realizzazione di eventi e iniziative territoriali.

Art. 10 Trasparenza

L’elenco dei soci di AlterLab e dei membri del Comitato Scientifico aggiornato è pubblico. Per quanto non previsto da questo Statuto, si applicano le norme del codice civile.